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Forse negli ultimi anni avrai sentito parlare di PIR Alternativo. Scopri di cosa si tratta con la dott.ssa Quattrociocchi, consulente finanziario a Roma.

Il PIR, o Piano Individuale di Risparmio, sono volti ad incentivare gli investimenti nei confronti delle aziende italiane. Ai cosiddetti PIR ordinari, il decreto rilancio 2020 ha costituiti i PIR alternativi con l’obiettivo di indirizzare le risorse del risparmio privato verso le PMI italiane più colpite dalla crisi pandemica da Coronavirus.

La dott.ssa Fiorella Quattrociocchi è la consulente finanziaria di Roma che ti guiderà nel settore finanziario, a molti oscuro e poco chiaro. Nella gestione dei proprio risparmi è sempre bene affidarsi ad un esperto che sappia supportarti nella costruzione di un futuro solido e sicura dal punto di vista economico.

PIR alternativo: caratteristiche e obiettivi

Questa tipologia di piano di investimento è stata pensata a sostegno delle piccole medie imprese italiane non quotate. L’obiettivo è infatti quello di indirizzare le risorse del risparmio privato verso tali imprese, con vincoli di investimento più specifici.

Le PMI rappresentano infatti un bacino di investimento in trend crescente caratterizzate da dinamicità e opportunità di investimento interessanti. Il made in Italy sta rivelando sempre più progetti innovativi e investire in economia reale contribuisce alla crescita del tessuto economico del Paese.

Inoltre al legislazione relativa ai Pir alternativi è estremamente favorevole, con l’esenzione del pagamento sui capital gain e protezione nei casi avversi.

Con il decreto Rilancio 2020, gli investitori possono detenere oltre ad un pir ordinario anche un pir alternativo. Il plafond è di 300.000 euro per ogni anno solare e di 1.5 milioni di euro nei 5 anni. Questo è infatti il periodo per cui deve essere mantenuto l’investimento, per non rischiare di perdere i benefici fiscali.

Il portafoglio PIr deve essere così composto:

  • 70% investimenti qualificati
    • azioni di SPA con stabile organizzazione in Italia
    • quote di SRL
    • minibond
    • investimenti in capitale di società immobiliari italiane
    • Asset Backed Securities
    • organismi di investimento collettivo di risparmio
  • 30% investimento in qualsiasi strumento finanziario senza vincoli

Vantaggi fiscali dei PIR alternativi

Questa scelta di investimento prevede importanti agevolazioni fiscali per chi decide di sottoscriverli. Si tratta di una esenzione della tassazione riguardante redditi di capitale, capital gain e imposta di successione.

Inoltre per investimenti in start-up e PMI innovative è possibile cumulare anche una detrazione del 30 o 50%. Si aggiunge anche il credito d’imposta in caso di minusvalenze derivanti dagli investimenti qualificati realizzati entro il 31 dicembre 2022.

Se sei interessato, vorresti conoscere di più su questa tipologia di investimenti e scoprire se fanno per te, rivolgiti alla consulente finanziaria Fiorella Quattrociocchi. Contatta qui lo studio.